Reseña del editor:
"Insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. E vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziché a sinistra non lo avrei incontrato. Quindi? Quindi tutto questo deve pur significare qualcosa. Ho preso a sinistra ed è stato tutto quel che è stato, questa benedetta storia che adesso vi racconto". È da qui che prende avvio il romanzo, per trascinarci presto in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caffè, poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature. E poi c'è Guglielmo, un ragazzino che scrive delle lettere sgangherate e bellissime da cui emerge a poco a poco la sua storia. E c'è qualcuno, Raimond, che raccoglie quelle parole e le trasforma in un'azione. Perché ciò che è vecchio, desueto, ai margini, eccentrico, può essere mosso da un'energia misteriosa e seguire strade poco battute, dove l'utile e l'inutile sanno ribaltarsi l'uno nell'altro e diventare, forse, una sostanza nuova.
Reseña del editor:
In un gelido mattino di dicembre, un libro e un asino s'incontrano lungo una strada deserta. Il libro, in viaggio verso il meraviglioso "Paese delle cose inutili", convince il vecchio asino a seguirlo. Dopotutto, un asino che non serve più a nessuno non potrà che trovarsi bene in un posto pieno di funamboli, cantori, raccoglitori di conchiglie, macinini da caffè, scollatoti di francobolli, trapiantatoti di primule, dizonari di latino e raccolte poetiche. Vivono là, tutti ammassati insieme e, secondo il libro, sono molto felici. L'asino Raimond, però, non si consola d'essere diventato inutile. La nostalgia lo tormenta e, ben presto, le lettere misteriose che riceve ogni settimana diventeranno il suo unico conforto. Foglio dopo foglio, scoprirà la storia di Guglielmo, un ragazzo introverso e sensibile che ha parecchio da raccontare, e un modo tutto suo di farlo. Conquistato da quella voce, Raimond deciderà di aiutarlo, di difenderlo dal temibile bullo che gli rovina i giorni e di entrare nella sua vita. Ma la sua non sarà un'impresa solitaria: lo strampalato "Esercito delle cose inutili" lo seguirà a ruota, perché ciò che è vecchio, desueto, ai margini, eccentrico, può essere mosso da un'energia misteriosa e seguire strade poco battute, dove l'utile e l'inutile sanno ribaltarsi l'uno nell'altro e diventare, forse, una sostanza nuova.
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