Reseña del editor:
Lo sappiamo: l'uomo è ciò che mangia. Ma che cosa mangia? come lo mangia? quando? come? con chi? E, così facendo, che tipo di uomo diventa? Ecco una serie di domande a cui questo libro prova a fornire delle risposte. Nella convinzione che, per poter fare una buona comunicazione sul cibo, la cucina, l'enogastronomia, occorra innanzitutto conoscerne gli aspetti culturali e storici, filosofici e semiotici. Da qui l'esigenza di un costruire un ponte fra gli antichi aspetti antropologici del cibo e le attuali tendenze dei media vecchi e nuovi, di raccontarlo, discuterlo, interpretarlo. I ricettari e le guide gastronomiche, la pubblicità alimentare, le trasmissioni televisive sulla cucina, i film sul cibo, i blog culinari, ma anche le tendenze della dietetica, la forma spaziale dei ristoranti, il food design: otto originali capitoli per progettare tale ponte, intravedendone le fattezze.
Críticas:
Il cibo, prima ancora di essere mangiato, viene "parlato": discusso, argomentato, criticato, fotografato, filmato; in altre parole comunicato, a tutti i livelli e con tutti i mezzi disponibili, facendosi lo specchio di ogni collettività umana e sociale. Attraverso analisi che spaziano dai ricettari alla critica gastronomica, dalla pubblicità agli strumenti da cucina, dal web fino alla televisione e al cinema, il volume mette in luce i meccanismi di quello che si configura come un vero e proprio linguaggio della comunicazione del cibo, offrendo al lettore i modelli teorici e gli strumenti metodologici per orientarsi in tale ambito.
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