Brossura. Zustand: new. A cura di Reitani L.Milano, 2023; br., pp. 362, cm 14,5x22.(Biblioteca Adelphi). Nell'agosto 1956, in vista della pubblicazione di questa raccolta poetica, destinata a diventare celebre, Ingeborg Bachmann scriveva al redattore che si stava occupando del volume: �Sarei grata se nel risvolto non si desse la possibilit� ai critici di "inchiodarmi" a un'interpretazione anticipata o simili�. Le preoccupazioni dell'autrice non erano infondate, e difatti non manc� chi cerc� di ricondurre Invocazione all'Orsa Maggiore agli schemi della critica letteraria dell'epoca. Tentativi peregrini, perch� davvero nessuna categoria poteva attagliarsi alla poesia di quella giovane austriaca che gi� con la precedente raccolta si era imposta, nelle parole dello �Spiegel�, come �la pi� importante poetessa tedesca del dopoguerra�. Una poesia multiforme, cangiante, dove classico e moderno si fondono in versi ora audaci e spigolosi ora di chiara musicalit�, e lo sguardo della Bachmann si mostra attento a cogliere la violenza della realt� e il dolore, in particolare nei paesaggi italiani, luminosi e arcaici, feriti e vitali, lontanissimi dai clich� della tradizione classico-romantica: �Nel mio paese primogenito, nel sud / mi assal� la vipera / e nella luce l'orrore�. Un dolore che dev'essere accettato, reso concreto, se vogliamo superare i confini che ci vengono imposti e tendere all'impossibile, all'irraggiungibile, �sia esso l'amore, la libert� o qualsiasi entit� pura�. Se vogliamo diventare vedenti, sensibili al vero, il che implica smascherare le parole della frode, gli abusi di cui sono portatrici, affidandoci al linguaggio salvifico della poesia: �Vieni, grazia di suono e di fiato, / fortifica questa bocca, / quando la sua debolezza / ci atterrisce e frena. // Vieni e non ti negare, / poich� noi siamo in lotta con tanto male�. Libro. Bestandsnummer des Verk�ufers 4000591

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