Verwandte Artikel zu I sonetti d'amore (Tascabili economici Newton)

I sonetti d'amore (Tascabili economici Newton) - Softcover

 
9788879830539: I sonetti d'amore (Tascabili economici Newton)
Alle Exemplare der Ausgabe mit dieser ISBN anzeigen:
 
 
Romanzo

Die Inhaltsangabe kann sich auf eine andere Ausgabe dieses Titels beziehen.

Gebraucht kaufen

Zustand: Befriedigend
Gaspara Stampa, la voce più autentica... Mehr zu diesem Angebot erfahren

Versand: EUR 42,00
Von Italien nach USA

Versandziele, Kosten & Dauer

In den Warenkorb

Beste Suchergebnisse bei AbeBooks

Beispielbild für diese ISBN

STAMPA GASPARA
ISBN 10: 8879830538 ISBN 13: 9788879830539
Gebraucht copertina morbida Anzahl: 5
Anbieter:
Librightbooks
(Portici, NA, Italien)
Bewertung

Buchbeschreibung copertina morbida. Zustand: buone. SAVINI MARTA (illustrator). Gaspara Stampa, la voce più autentica e spontanea della poesia erotica italiana del sedicesimo secolo, nacque a Padova nel 1523 da una famiglia milanese nobile e colta ma di scarse risorse economiche, perciò costretta a passare al commercio e, nel 1531, alla morte del padre Bartolomeo, si trasferì a Venezia con la madre, il fratello Baldassarre (anche lui poeta) e la sorella Cassandra. A Venezia tutti e tre i giovani ebbero una buona educazione letteraria ed artistica purtroppo Baldassarre, dalla solida cultura umanistica e ottimo verseggiatore, morì a soli vent anni, però quest evento, che pure colpì le donne dolorosamente, non le spinse ad isolarsi e a chiudersi, anzi, ben presto la loro casa divenne centro di vita mondana, aperta ai nobili e ai letterati veneziani, che la frequentavano attratti dalle due sorelle, di bell aspetto e brave suonatrici e cantatrici in particolare Gaspara, che conduceva vita libera e spregiudicata, si meritò grande ammirazione per la sua vivacità intellettuale, per l arte dimostrata nel canto e nella poesia, e per la straordinaria bellezza. Pare che Gaspara fosse anche socia dell Accademia dei Dubbiosi col nome arcadico di Anassilla, nome pastorale che aveva tradotto dal termine latino del Piave (Anaxum), il fiume che bagnava il feudo di Collaltino, l uomo amato perdutamente, e che prendesse parte alle feste pubbliche allestite dai soci della "Compagnia della Calza", apprezzata e vezzeggiata insieme alla sorella Cassandra. Frequentando tale ambiente, conducendo un tipo di vita libero, appare evidente che fosse semplice perdervisi, è per questo che, anche se per lungo tempo il calore e l'ingenuità di certi suoi componimenti l avevano fatta credere una semplice fanciulla amata e poi abbandonata da un gentiluomo veneto, molti studiosi hanno avanzato l ipotesi che la Stampa praticasse un professionismo d amore, addirittura che fosse iscritta in un vero e proprio catalogo pubblico con tariffario. Molti elementi inducono, infatti, a pensare che fosse una cortigiana, una di quelle cortigiane colte ed eleganti, d alto rango, "onesta", come allora si usava dire, di cui specialmente Venezia nel Cinquecento era piena, che vivevano in un ambiente raffinato, composto di nobili e artisti, che avevano il culto della poesia, della musica e delle arti in genere. Comunque nessun documento suffraga quest ipotesi e piace di più pensare che tutto il suo amore sia stato rivolto esclusivamente al conte Collaltino di Collalto e, naturalmente, qualunque sia la sua biografia, di cortigiana oppure no, Gaspara dovette essere una donna che, con prontezza d ingegno e vivacità, riuscì a vivere in una certa libertà di affetti e di costumi, svincolata da rigidità morale ciò nulla toglie alla considerazione dei suoi versi, spesso severamente giudicati. Se è vero, infatti, che alla forza del sentimento non sempre si accompagna una vetta artistica, e che spesso i suoi versi traboccano in una foga verbale tipica più della retorica che della poesia, anche perché l adesione al petrarchismo la portava alla fredda ripetizione di parole e frasi, tuttavia il fascino emanato dalla spontaneità del sentimento fa dimenticare ogni altra lacuna. La sua breve vita di donna libera e spregiudicata trascorse, dunque, intensa tra amori fugaci e appassionati, tra i quali dominò la tormentosa relazione d amore, poi troncata dall amante, che dal 1548 al 1551 la legò al conte Collaltino di Collalto, di cui pianse la lontananza quando il conte andò in Francia al servizio del re e poi l abbandono. Il conte, suo coetaneo, era un mediocre rimatore, un mecenate molto lodato dall Aretino, che apparteneva ad una valorosa famiglia di discendenza longobardica, proprietaria di tre feudi nella marca trevigiana: il castello di Collalto, non lontano dal Piave, quello di San Salvatore, su una pittoresca collina, e quello di Credazzo e Rai nella pianura. Il Sansovino, anche lui, elogiò il giovane, scrivendo: fu grazioso e gentil cavaliere: fautore delle lettere e amatore dei virtuosi. Amico di Baldassarre, e dei frequentatori di casa Stampa, Collaltino entrò in relazione con le due sorelle, e presto Gaspara ne restò affascinata. Da parte sua fu un amore sincero, accolto con dedizione totale, un sentimento quasi disperato, specie quando nella giovane si accentuò il senso d inferiorità rispetto al suo signore, che deve averla amata senza slancio, se pur l amò, più per vanità che per trasporto. Collaltino si assentava spesso, era lontano da lei, nei suoi feudi, a Parigi, al seguito del re di Francia o, attratto dal mestiere delle armi, a combattere in giro per l Italia, e Gaspara soffriva immensamente della lontananza, seguendone le imprese con ansia, aspettandolo con trepidazione e, quando lo sapeva nei suoi feudi, lo raggiungeva al castello, umiliandosi in un amore che riconosceva essere disuguale, ma al quale non sapeva rinunziare. Tempestoso e doloroso fu dunque il suo legame con il conte, ma tutto perdonò e tutto accettò in profonda sottomissione per tre anni, infine, sopraffatta dalla propria gelosia, e dalla lontananza e indifferenza dell uomo, pur essendone ancora innamorata si legò ad un secondo amore, il patrizio veneto Bartolomeo Zen. In seguito alla separazione dal conte tuttavia il cuore della giovane non si rasserenò, anzi, Gaspara cominciò a ripensare alla tumultuosa vicenda, e ciò fu da preludio a un distacco da quanto avevo reso agitato e febbrile la sua breve esistenza. E così, insieme ai sonetti di trepido sbigottimento, troviamo quelli animati da fervore religioso, che pure non placano l ardore del suo cuore. Testimonianza di questo grande amore, sicuramente blandamente ricambiato, se non addirittura unilaterale per il conte Collaltino di Collalto, uomo ricco e vanitoso, sfuggente e infedele, sono le Rime, un canzoniere, dedicato a Giovanni Della Casa, che raccoglie trecentoundici composizioni, sonetti, madrigali, canzoni, sestine e capitoli, su modello petrarchesco, una sorta di diario lirico, espressione e str. Bestandsnummer des Verkäufers L000018629US

Weitere Informationen zu diesem Verkäufer | Verkäufer kontaktieren

Gebraucht kaufen
EUR 5,02
Währung umrechnen

In den Warenkorb

Versand: EUR 42,00
Von Italien nach USA
Versandziele, Kosten & Dauer