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Buchbeschreibung brossura. Zustand: NUOVO. A cura di Giuseppe Chiecchi. Sulla base della Dedicatoria del 'Liber moralium commodorum', che Pietro Crescenzi rivolge a frate Almerigo Giliani da Piacenza, Maestro generale dei Domenicani (ordinis fratrum predicatorum generali magistro), è lecito ricavare soltanto la coincidenza cronologica tra il periodo della carica di Almerigo, svolta dal 1304 al 1311, e quello della compiuta stesura del trattato. Una seconda Dedicatoria, a Carlo II d'Angiò, re di Gerusalemme e di Sicilia, sembrerebbe autorizzarci ad anticipare il terminus ante quem al 1309, anno della morte del sovrano, per la consolatio e la delectatio del quale, oltre che per l'utilitas dei sudditi, l'opera è stata progettata ed eseguita. Evidentemente, i riferimenti contenuti nelle due Dedicatorie in parte si contraddicono: nella dedica a frate Almerigo, l'evocazione di re Carlo sembra coincidere solo con l'inizio della compilazione del trattato, per cui se ne deduce che la conclusione di questo dovrebbe essere successiva alla morte del sovrano; invece, nella dedica a Carlo d'Angiò, non solo si dichiara che l'opera è compiuta, ma anche che essa viene inviata al re dopo essere stata esaminata e approvata da Almerigo e dai Domenicani, oltre che dagli esperti in scienza naturale dell'Università di Bologna. cm.17x24, pp.XLII,75, Coll.Medioevo e Umanesimo,120. Roma, Antenore cm.17x24, pp.XLII,75, brossura. Coll.Medioevo e Umanesimo,120. Bestandsnummer des Verkäufers 237590
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Buchbeschreibung Zustand: NEW. Bestandsnummer des Verkäufers 9788884556905
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Buchbeschreibung Zustand: new. A cura di Chiecchi G. Padova, 2014; br., pp. XLII-75, cm 17,5x25. (Medioevo e Umanesimo. 120). "Sulla base della Dedicatoria del 'Liber moralium commodorum', che Pietro Crescenzi rivolge a frate Almerigo Giliani da Piacenza, Maestro generale dei Domenicani (ordinis fratrum predicatorum generali magistro), è lecito ricavare soltanto la coincidenza cronologica tra il periodo della carica di Almerigo, svolta dal 1304 al 1311, e quello della compiuta stesura del trattato. Una seconda Dedicatoria, a Carlo II d'Angiò, re di Gerusalemme e di Sicilia, sembrerebbe autorizzarci ad anticipare il terminus ante quem al 1309, anno della morte del sovrano, per la consolatio e la delectatio del quale, oltre che per l'utilitas dei sudditi, l'opera è stata progettata ed eseguita. Evidentemente, i riferimenti contenuti nelle due Dedicatorie in parte si contraddicono: nella dedica a frate Almerigo, l'evocazione di re Carlo sembra coincidere solo con l'inizio della compilazione del trattato, per cui se ne deduce che la conclusione di questo dovrebbe essere successiva alla morte del sovrano; invece, nella dedica a Carlo d'Angiò, non solo si dichiara che l'opera è compiuta, ma anche che essa viene inviata al re dopo essere stata esaminata e approvata da Almerigo e dai Domenicani, oltre che dagli esperti in scienza naturale dell'Università di Bologna.". Bestandsnummer des Verkäufers 2921605
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