Critica sociale. Vol. 1: Politica e ideologia politica; Vol. 2: Questione agraria.
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Beschreibung
2 v. (CLXVII, 582; 770 p.) : ill. ; 25 x 17 cm. Collana di periodici italiani e stranieri, 1. Questa antologia è stata curata di Mario Spinella, Alberto Caracciolo, Ruggero Amaduzzi, Giuseppe Petronio (curatore dell'introduzione, pp. I-CLXVII del primo volume). L'opera è una ragionata raccolta dei migliori articoli apparsi sulla rivista «Critica sociale», la più prestigiosa testata del socialismo riformista prima dell'avvento del fascismo, Il periodico venne fondato a Milano nel 1891 dal leader socialista riformista Filippo Turati come continuazione di «Cuore e critica» (fondata nel 1886 da A. Ghisleri). Tra il 1891 ed il 1898, la rivista fu testimone della presenza politica e dell'autonomia del socialismo italiano e nelle sue pagine diventò l'interprete del periodo dell'intransigenza del partito che si stava fondando. Il 1º gennaio 1893 «Critica Sociale», che aveva pienamente accettato il programma del Partito dei Lavoratori Italiani approvato nell'agosto del 1892 al Congresso di Genova, cambiò il sottotitolo della testata «Rivista di studi sociali, politici e letterari» in «Rivista quindicinale del socialismo scientifico» ed iniziò ad affrontare tutti i gravi problemi pubblici degli anni Novanta (scandali bancari, repressione dei fasci siciliani, guerra di Abissinia, moti popolari per il pane) con articoli di forte denuncia. In occasione dei Moti di Milano, il 1º maggio 1898 la rivista venne sequestrata e quindi interrotta a causa della condanna del suo direttore. Le uscite ripresero dopo più di un anno, il 1º luglio 1899. La nuova fase per la «Critica sociale» si aprì nel 1901, in corrispondenza del periodo giolittiano. In questa fase la rivista diventò l'espressione della tendenza riformista all'interno del partito socialista. Tra il 1902 ed il 1913 la rivista affrontò i problemi della scuola, discutendo il ruolo degli insegnanti, la loro organizzazione, l'edilizia scolastica, l'igiene e la refezione scolastica e non mancò di contestare il bilancio del ministero della guerra che - sottolineò - doveva essere ridotto a vantaggio dei bisogni della scuola. Quando l'intervento dell'Italia nella Prima guerra mondiale venne deciso nel maggio 1915 «Critica sociale» non smise il suo neutralismo né le proprie ragioni riformiste e allo scoppio della rivoluzione bolscevica nell'ottobre del 1917, pur non negando la legittimità del metodo rivoluzionario dei bolscevichi, contestò la possibilità della sua applicazione in Italia. Il conflitto tra le due principali tendenze socialiste si accentuò e diventò insanabile. Al Congresso di Livorno nel gennaio del 1921, la corrente rivoluzionaria, di cui A. Bordiga era il rappresentante più autorevole, uscì dal partito e fondò il Partito Comunista d'Italia. Dopo la marcia su Roma (28 ottobre 1922) e la presa del potere dei fascisti, «Critica Sociale» venne sottoposta a censure e sequestri che si accentuarono dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924). L'ultimo fascicolo, il n. 18-19, riporta la data 16 settembre - 15 ottobre 1926. . Legatura editoriale, coperta in cartone rigido telato di colore marrone chiaro, titoli impresso al dorso, muto il piatto. Riproduzione della testata della rivista nei risvolti della coperta, nel primo volume a termine dell'introduzione riproduzione della prima pagina del n. 1 del 1° gennaio 1900; nel secondo volume nell'occhiello riproduzione della prima pagina del n. 24 del 16 dicembre 1902. Manca il 3°, cioè il volume degli indici per il resto esemplari integri. Bestandsnummer des Verkäufers 6787
Bibliografische Details
Titel: Critica sociale. Vol. 1: Politica e ...
Verlag: Feltrinelli, Milano
Erscheinungsdatum: 1959
Einband: Copertina rigida
Zustand: Ottima
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