Beschreibung
Cm.20,2x12,8. Pg.85, (3). Coperta in carta marmorizzata coeva rinforzata al dorso. Esemplare rifilato. Alcuni aloni che interessano la parte superiore del volumetto senza inficiarne la fruibilità. Vecchio restauro cartaceo alle ultime due carte. Alcuni capilettera calcografici. Al colophon marca tipografica raffigurante l'arcangelo Michele con bilancia e spada che sormonta le iniziali "C.P.B." ("Costantino Pisarri Bologna"). Curiosa pubblicazione in forma di testo teatrale in cinque atti, che ironizza sulle esagerazioni classicheggianti del teatro italiano della prima metà del XVIII secolo. E' una parodia della tragedia "Ulisse il giovane" di Domenico Lazzarini e ne è autore, sotto pseudonimo, l'aristocratico Zaccaria Vallaresso (Venezia, 1686-1769), mecenate, letterato e librettista. Nello stesso anno un'altra edizione vide la luce a Venezia. Così Gigi Cavalli sul sito Treccani: "Nella complicatissima vicenda del Rutzvanscad, parodia delle tragedie greche (come l?Edipo re di Sofocle, con il relativo incesto), particolarmente di moda all?inizio del Settecento, il re della Cina e della ?nuova Zembla? uccide, senza saperlo, i propri figli, avuti dalla dea Kerestanì, che poi - come apprenderà - altri non è che la propria nonna. Alla fine il suggeritore annunzierà che la tragedia è finita per la morte di tutti i personaggi. Questa scena (la seconda del terzo atto) è parte del dialogo tra la regina Culicutidonia e il figlio Muezim, condannato a essere svenato sull?altare da lui profanato nel vano tentativo di uccidere il tiranno. La parodia non è soltanto delle situazioni, ma anche del linguaggio, costellato da riferimenti alla mitologia greca e continuamente oscillante tra la solennità tragica e le battute del parlare quotidiano". > Melzi, I, 189. Allacci, 686, "Piacevolissima caricatura". Sorbelli, "Storia della stampa in Bologna", 153. 100 gr. Bestandsnummer des Verkäufers 137958
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