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Erscheinungsdatum: 2023
Anbieter: True World of Books, Delhi, Indien
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LeatherBound. Zustand: New. LeatherBound edition. Condition: New. Reprinted from 1672 edition. Leather Binding on Spine and Corners with Golden leaf printing on spine. Bound in genuine leather with Satin ribbon page markers and Spine with raised gilt bands. A perfect gift for your loved ones. NO changes have been made to the original text. This is NOT a retyped or an ocr'd reprint. Illustrations, Index, if any, are included in black and white. Each page is checked manually before printing. As this print on demand book is reprinted from a very old book, there could be some missing or flawed pages, but we always try to make the book as complete as possible. Fold-outs, if any, are not part of the book. If the original book was published in multiple volumes then this reprint is of only one volume, not the whole set. Sewing binding for longer life, where the book block is actually sewn (smythe sewn/section sewn) with thread before binding which results in a more durable type of binding. Pages: 450 Accademia dei Gelati (Bologna, Italy),Capponi, Giovan Battista, 1620-1675,Zani, Valerio, conte, d. 1696,Barberini, Francesco, 1597-1679, dedicatee,Otteren, Leonardus Henricus van, engraver,Tinti, Lorenzo, d. 1672, engraver,Carracci, Agostino, 1557-1602, ill,Mitelli, Giuseppe Maria, 1634-1718, ill,Cavagna Sangiuliani di Gualdana, Antonio, conte, 1843-1913, former owner. IU-R.
Anbieter: Biblion Antiquariat, Zürich, ZH, Schweiz
Plattenrand: 15,6x22,5 cm. Vermutlich nach der Zeichnung von Agostino Carracci (vgl. Bohlin 1979, 450 (Graphische Sammlung Albertina, Wien). - Gleichmässiger klarer Druck auf festem Bütten mit schmalem Rändchen um die Plattenkante. - Gleichmässig schwach gebräunt, im linken Rand ein Wasserfleckchen, verso sichtbarer.
Splendida incisione a bulino, mm.202x253 relativi alla parte incisa. Stato I/III. Fresca e nitida impressione su carta filigranata, appena rifilata al di fuori della linea di inquadramento, comunque visibile. In basso a destra 'A. C.' e 'Iacobus Tinctoretus pixit'. Conservazione molto buona. (Cfr. Bartch, 117; De Grazia, 149).
Verlag: Bertelli
Anbieter: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italien
Zustand: molto buono. Bulino, mm. 320x216. Esemplare del terzo stato di tre, recante l'indirizzo dell'editore Orazio Bertelli ed i versi su tre colonne, lungo il margine inferiore: "Cholor che uniti in charita perfetta/Menan qua giu vivendo. I giorni "el" hore/Fratelli in Christo, dalla sua diletta,/Madre, raccolti son con tanto amore.'' (secondo il Malvasia i versi furono composti dallo stesso A. Carracci. L'incisione deriva da un dipinto di Paolo Veronese, andato perduto, delle medesime dimensioni della lastra. Lo stile dell'opera e la sua affinità con quelle del periodo veneziano, dimostrano che fu eseguita da Agostino nel 1582, come conferma l'indicazione dell'editore Bertelli, attivo a Venezia. Bell'esemplare databile nell'ultimo quarto del XVI secolo, corto di margini, in buono stato di conservazione. Bartsch 102 S3. Book.
Anbieter: Il Bulino Antiche Stampe srl, Milano, MI, Italien
Kunst / Grafik / Poster
senza rilegatura. Zustand: in ottime condizioni. Bulino misure: mm 209 x 259 Pittore e incisore, fratello maggiore di Annibale (Bologna 1560 ? Roma 1609) e cugino di Ludovico Carracci (Bologna 1555 ? Bologna 1619). Fonda con loro l'Accademia degli Incamminati a Bologna il cui programma prevedeva un'adesione alla realtà in chiave antimanieristica, voleva il recupero della grande tradizione del Rinascimento italiano rifacendosi agli artisti del primo Cinquecento: Tiziano, Raffaello, Michelangelo e Correggio senza trascurare il colorismo veneto. A differenza di Annibale e Ludovico, i qualit privilegiarono la pittura su tela o ad affresco, per Agostino l'attività grafica è stata la principale occupazione raggiungendo risultati di grande livello attraverso la luminosità del segno e la chiarezza delle composizioni. Ha realizzato duecentotrentaquattro incisioni tra bulini e acqueforti sia d?invenzione che di riproduzione, rappresentando sia soggetti sacri che profani. L'incisione è ratta dall'omonimo soggetto dipinto nel 1576 da Tintoretto (Venezia 1518 - Venezia 1594) in Palazzo Ducale a Venezia. L'incisione, per soggetto e formato, è da considerarsi in coppia con quella raffigurante Minerva allontana Marte dalla Pace e dall'Abbondanza datata 1589, data questa ragionevolmente valida per entrambi i rami. Nel foglio viene rappresentato Mercurio, divinità possente e vigorosa con il petaso alato e il caduceo attorno al quale sono intrecciati dei serpenti, mentre osserva tre fanciulle. Sono le Grazie dai corpi sinuosi, appena coperti da tessuti svolazzanti e riccamente panneggiati; la prima a sinistra, di spalle, poggia la mano su un dado mentre le altre due stringono tra le mani il mirto e la rosa, simboli di perpetuo amore. Contrariamente al dipinto, lo spazio è dilatato in orizzontale, si dà così un maggiore respiro alla vegetazione e alla natura ottenendo l'effetto di isolare le figure consolidandone l'equilibro che nel dipinto risulta precario. Carracci inoltre allunga i corpi e irrobustisce i profili dando così solidità e compattezza all'azione. In basso a destra all'interno del soggetto il monogramma "A.C", poco sopra: Iacobus Tinctoretus pixit. Nel margine inferiore bianco una riga su due colonne in latino: Spectator si scire cupis quid picta tabella est, est Iovis et Maiae filius et Charites. Nell'angolo a sinistra numero 3. Esemplare nel I/III stato prima delle aggiunte (II) e della rottura all'angolo inferiore destro (III). Impressione eccellente, dai toni decisi e nitidi, riccamente inchiostrata con morbida e omogenea velatura di fondo grigio argentea. Esemplare rifilato lungo la battuta del rame. Ottimo stato di conservazione eccetto alcune piccole macchie. Esemplare controfondato in antico con timbro di collezione L P M Cerroni (1753 - 1826), storico e funzionario austriaco, figlio di un ricco mercante lombardo, consacrò la sua vita al collezionismo di manoscritti, libri e stampe, e alla scrittura. Catalogò la sua collezione che venne dispersa nel 1828 a Vienna, notevoli i nuclei di antichi maestri tedeschi e italiani. Bibliografia: Bellori 390; Bartsch 117; De Grazia n. 149; LeBlanc 110.