Beschreibung
Testo latino. Cm.20,7x14,9. Carte 108 su 122. Esemplare mutilo: non sono presenti dieci carte di testo e quattro bianche, segnatamente le carte a1-a10, g1, g8, p7, p8. Legatura moderna in piena pergamena rigida. Tassello pergamenaceo con titoli impressi al dorso. Opera adorna da 38 tavole silografiche nitidamente incise nel testo, tutte presenti, raffiguranti costellazioni e segni zodiacali. Segnatura a10, b-p8. Chiose, disegni e sbavature di inchiostro alle carte b1r, g5r, g6r, g8v, h8v, i6v, k2r, m5v, m6r, n3v, p2v, p6v. Leggera brunitura uniforme alle carte e1 - e8. Minimo lavoro di tarlo, che non inficia assolutamente il testo, al margine inferiore interno delle carte l5 - o8. Tale margine è interessato da lieve alone, ininfluente, alle carte n7 - p6. Testo in carattere tondo, su 38 linee. Spazi riservati per iniziali con lettere guida stampate, non calligrafate. Alla carta p6v il colophon: "Hoc opus impressum Venetiis arte & ingenio Antonii de Strata Cremonensis. Anno salutis .M.cccclxxxviii. octauo calendas Nouembres". Il volume, edito per le cure di Vittore Pisano, allievo di Giorgio Valla, contiene la versione metrica latina di Postumius Rufius Festus Avienius, nato sulle sponde del Lago di Bolsena, nell'antica Volsinii, nel IV secolo avanti Cristo, del poema astronomico "Phaenomena" (carte a4r - d3v) di Aratus Soliensis (Soli in Cilicia, 315 a.C. circa ? 240 circa); la versione latina, sempre di Avienius, dell?"Orbis terrae descriptio" (carte d3v-f6r) del poeta Dionysius Periegetes (Alessandria d'Egitto, 55 d.C. circa ? 115 circa) e del poema "Orae maritimae" (carte f6r-g8r), in cui viene descritto il litorale mediterraneo da Gibilterra a Marsiglia. Seguono le versioni latine dei "Phaenomena" (carte h1r-m8r) di Giulio Cesare Germanico e di Marco Tullio Cicerone (carte m8v-n6v), ed ancora la prima edizione del "Medicinae liber" (carte n7r-p6r) di Quinto Sereno Sammonico, erudito romano vissuto a cavallo tra il secondo e il terzo secolo d.C., curata da Vittorio Pisano. In fine (carta p6v) compare un breve "Victor Pisanus ad Paulum Pisanum in postremo opere co[m]monitio". L'opera è, come detto, mutila. In dettaglio non sono presenti il quaderno a1 - a10, con la prima dedicatoria di Vettore Pisani a Paolo Pisano e l?inizio dei "Phaenomena" di Avieno, una parte del testo delle "Orae maritimae" (carta g1), oltre a quattro carte bianche (a1, g8, p7 e p8). Il ricco apparato iconografico di 38 tavole che illustra la versione di Germanico è costituito in parte da copie speculari delle illustrazioni usate nell?edizione del 1485 dell?"Hyginus" di Ratdolt, probabilmente da legni precedentemente usati da T. de Blavis (vedi "Catalogue of books printed in the XVth century now in the British Museum", V, 295). Edizione originale di una raccolta di scritti a soggetto astronomico e medico, tutti in prima edizione salvo la traduzione di Germanico, già stampata a Bologna nel 1474. Spiccano le tre traduzioni latine dei "Fenomeni", poema in 1154 esametri, unica opera del poeta e astronomo stoico Aratus giunta fino a noi, che compendia le conoscenze astronomiche del tempo ed ebbe larga diffusione per tutto il Medioevo, ispirata probabilmente al "De nativitatibus" di Giulio Firmico Materno e all'inno a Helios dell'imperatore Giuliano. In particolare la versione di Avienius è improntata ad una forte interpretazione neoplatonica, quella di Germanico è più prosaica, allineata alle tendenze imperiali dell'epoca a cavallo della nascita di Cristo, mentre Cicerone attribuisce ad Aratus buone doti poetiche ma scarse conoscenze astronomiche. Ad Avienius è da ascrivere, oltre alle traduzioni citate della "Descriptio Orbis terrae" e dell'"Ora maritima" (ispirata dal manuale mercantile del VI secolo a.C. detto "Massaliote Periplus"), un poemetto indirizzato a Flavianus Myrmecius, qui non presente perché contenuto nel primo quaderno mancante. Il "Liber de Medicina" è uno scrittodidattico in versi che tratta di storia naturale, di medicamenti guaritivi e de. Bestandsnummer des Verkäufers 163524
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