Beschreibung
Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 249 x 301 mm) firmata in basso a destra; anno 1927. Tiratura limitata, 2 esemplari: n. 30 e 40 su 100 . Il motivo è costituito da quel grandioso panorama di scale e terrazze, di fontane a scroscio e a girandola che Pirro Ligorio creò nel 1550 per i forzati deliziosi riposi dell enigmatico Cardinale Ippolito d Este. Nel primo piano, le aquile ed i gigli del casato svolgono la loro teoria sulle cento fontane, mentre a sinistra un folto gruppo di cipressi domina le rampe e i viali che scendono verso altri gruppi di viali lontani. Il Mauroner riproduce questo insieme glorioso con la verità pittoresca e lo spirito dei grandi decoratori, mentre sullo sfondo si stende mollemente la vasta campagna disseminata di rovine ed ondulata di colli e si profilano, con nitida e minuziosa chiarezza di disegno, campanili, torri e castelli ed ogni cosa si adobra di un senso di austerità severa e canta la canzone della propria verità (E. Corsini, 1928, p.301). Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all attenzione per l aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 95, p. 95. Bestandsnummer des Verkäufers ABE-1610968849523
Verkäufer kontaktieren
Diesen Artikel melden