Incisione rame del 1847 Cola di Rienzo Nicola di Lorenzo Gabrini Cola de Rienzi
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Beschreibung
Dettagliatissima incisione in rame su carta spessa non retroscritta Estratta da prestigiosa e rarissima opera del 1847. .incisione che ha quindi oltre 167 anni! Cola di Rienzo o Nicola di Lorenzo Gabrini o Cola de Rienzi Cola di Rienzo, al secolo Nicola di Lorenzo Gabrini o in romanesco Cola de Rienzi (Roma, 1313 - Roma, 8 ottobre1354), è stato un tribuno e studioso italiano[1]. Divenne noto perché, nel Tardo medioevo, tentò di restaurare il comunenella città di Roma straziata dai conflitti tra papi e baroni. Si autodefiniva "l'ultimo dei tribuni del popolo". Alla sua figura il compositore Richard Wagner ha dedicato l'opera lirica Rienzi, l'ultimo dei tribuni. Era nato nel rione Regola, figlio di un taverniere e di una Maddalena «la quale visse de lavare panni e acqua portare», in una casa davanti a Ponte Rotto, «canto fiume, fra li mulinari» (i mulini sul Tevere hanno funzionato fino alla costruzione dei muraglioni), dunque di condizione assai modesta. Pasquale Adinolfi tuttavia nella descrizione del Rione Arenula fornisce maggiori dettagli sul luogo di origine del tribuno posto presso il Monte dei Cenci, il Tempio dei Giudei, i molini e il Tevere. Luigi Torelli, nei suoi Secoli agostiniani (Bologna 1659-1686), lo cita come "Nicola di Lorenzo, detto però volgarmente Cola di Renzo di Casa Gabrini, come vuole il Bzovio". Si mostrò fin da giovanissimo, oltre che di bell'aspetto, di intelligenza assai vivace, e appassionato dell'antichità in mezzo ai cui ruderi viveva: «Tutta dìe se speculava nelli intagli de marmo li quali iaccio intorno a Roma. Non era aitri che esso, che sapessi leiere li antiqui pataffi. Tutte scritture antiche vulgarizzava. Queste figure de marmo iustamente interpretava». Ottimo oratore, divenne notaio, e in questa veste fu mandato ad Avignone alla corte papale come ambasciatore del governo popolare di Roma, detto dei «Tredici buoni uomini», presso papa Clemente VI. Il papa lo apprezzò molto ed egli colse l'occasione di questa familiarità per lamentare i soprusi dei baroni romani («lli baroni de Roma so derobatori de strada: essi consiento li omicidii, le robbarie, li adulterii, onne male; essi voco che la loro citate iaccia desolata.»), attirandosi così le ire del cardinale Giovanni Colonna. Tornò tuttavia a Roma nel 1344 con l'incarico di notaio della Camera Apostolica, istituzione dello Stato pontificio che attraverso i suoi componenti - camerlengo, tesoriere, commissario, chierici di camera ed altri - amministrava le finanze e osservava le competenze legislative e giudiziarie. Ora aveva diritto di parlare pubblicamente nel palazzo senatorio, e cominciò con l'ammonire «li officiali e li rettori che dovessino provvedere allo buono stato della citate». Per farsi capire anche dalla stragrande maggioranza analfabeta dei romani fece dipingere sul Campidoglio, vòlto verso il mercato in modo che tutti lo vedessero, un grande affresco dove si vedeva un mare tempestoso: in mezzo c'era Roma, dolente e vestita a lutto, e circondata da altre donne già morte che rappresentavano le antiche città potenti e cadute: Babilonia, Cartagine, Troia, Gerusalemme. A sinistra, su due isolette, l'Italia e le virtù cardinali, tristi e spaventate. A destra, su un'altra isoletta, la Fede cristiana che pregava: «O summo patre, duca e signor mio, se Roma père dove starraio io?». A minacciarla, sullo stesso lato, vari piani di animali: leoni, lupi e orsi a rappresentare i baroni; cani, porci e caprioli a rappresentare i loro clienti; pecoroni, dragoni e volpi a rappresentare i popolari intenti, all'ombra dei precedenti, ai propri affari ingiusti. A beneficio di chi sapeva leggere, tutte le figure avevano il loro cartiglio, a mo' di fumetto moderno. Il popolo, riferisce il cronista, guardava e stupiva. In Laterano ritrovò poi, utilizzata come tavola d'altare, la lex de imperio Vespasiani, nella quale il Senato romano investiva Vespasiano del potere imperiale. Cola la pubblicò installandola al centro di u. Bestandsnummer des Verkäufers 314061825695
Bibliografische Details
Titel: Incisione rame del 1847 Cola di Rienzo ...
Zustand: Ottimo
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