Incisione in rame del 1847 Milano tradita dal Duca Francesco Sforza
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Beschreibung
Dettagliatissima incisione in rame su carta spessa non retroscritta Estratta da prestigiosa e rarissima opera del 1847. .incisione che ha quindi oltre 167 anni! Milano tradita dal Duca Francesco Sforza Francesco Sforza[2] (San Miniato, 23 luglio 1401 - Milano, 8 marzo 1466) duca di Milano, fu il primo duca della dinastia degli Sforza. Figlio illegittimo del condottiero Muzio Attendolo Sforza e di Lucia Terziani da Marsciano, Francesco Sforza passò la sua infanzia a Firenze e presso la corte ferrarese di Niccolò III d'Este. Presso quest'ultimo signore, Francesco ebbe tra i suoi maestri il grande umanista Guarino Guarini detto il Veronese, ricevendo così un'ottima educazione.[3] Successivamente seguì il padre a Napoli dove, all'età di undici anni (dicembre 1412), venne creato conte di Tricarico[4] da re Ladislao I di Napoli e quindi armato cavaliere. Il "conticello" (così fu chiamato Francesco dopo l'investitura)[5], sposò pertanto Polissena Ruffo, una nobile calabrese del ramo di Montalto e vedova del cavaliere francese Giacomo de Mailly che possedeva molte terre, specie nelcosentino. Il matrimonio si celebrò il 23 ottobre del 1418 a Rossano[4]: la sposa portò in dote i territori di Paola, il principato di Rossano, Calimera, Caccuri, Montalto, Policastro e altri feudi che furono affidati all'amministrazione di Angelo Simonetta[6]. Tuttavia nel 1420 Polissena morì poco tempo dopo la neonata figlia Antonia Polissena, destinata a morire in fasce poco tempo dopo. Da Napoli a Milano[modifica | modifica sorgente] 1419-1424: La guerra di successione al trono di Napoli[modifica | modifica sorgente] Dal 1419, poco dopo la nascita della figlia, il diciottenne Francesco fu chiamato dal padre (all'epoca al servizio di papa Martino V)[7] a combattere nel Lazio contro Braccio da Montone, potente capitano di ventura che ostacolava il pontefice nel riacquisire la sovranità sui territori del Patrimonio di San Pietro. Messisi così direttamente al servizio del pontefice, Francesco e Muzio si adoperarono per la difesa del trono di Napoli contro le mire di Alfonso d'Aragona, erede proposto dalla regina Giovanna II, il quale fu contrastato da Luigi d'Angiò, candidato del pontefice. In una serie di capovolgimenti e voltafaccia da ambo le parti, i due Sforza si segnalarono per l'abilità nelle operazioni militari, tra le quali eccelleva Francesco per ardore e carisma. Nel bel mezzo delle manovre, però, il padre Muzio perì il 4 gennaio 1424[4] presso la foce del fiume Pescara nel 1424 in una battaglia contro il già ricordato Braccio da Montone[8]. L'eredità fu raccolta dal figlio stesso, il quale concluse la guerra contro gli aragonesi nel giro di pochi mesi. Francesco riconquistò infatti Napoli nell'aprile del medesimo anno in seguito al tradimento del comandante militare Giacomo Caldora; poi guidò le truppe paterne contro Braccio, portandole alla vittoria nella battaglia di L'Aquila (il 2 giugno 1424),[8] assicurando così alla regina Giovanna il controllo definitivo del Regno. 1424-1425: l'intermezzo pontificio[modifica | modifica sorgente] Messo al sicuro il meridione dalle ambizioni aragonesi, Francesco Sforza fu assoldato direttamente da Martino V nella lotta contro Corrado Trinci, signore di Foligno, il quale impediva al pontefice, sulla scia della politica di Braccio, di riportare l'autorità papale sui territori dello Stato della Chiesa. Francesco vinse la debole resistenza, riportando Foligno sotto l'obbedienza pontificia.[8] Con queste credenziali il giovane Sforza entrò al servizio del duca di Milano, Filippo Maria Visconti. Questi all'epoca era in lotta contro Firenze e Venezia, le due principali potenze italiane che cercavano di impedire al cinico duca di ricreare il vastissimo dominio territoriale costruito a suo tempo dal padre,Gian Galeazzo Visconti. Filippo Maria concesse allo Sforza, oltre all'indipendenza dagli ordini del luogotenente delle forze ducali, Angelo della Pergola[9], un contratto di condotta di cinque. Bestandsnummer des Verkäufers 394137038070
Bibliografische Details
Titel: Incisione in rame del 1847 Milano tradita ...
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