Incisione rame del 1851 Tommaso Aniello d'Amalfi Masaniello Rivolta Napoli 1647
Verkäufer LIBRERIA IL TEMPO CHE FU, Enna, EN, Italien
Verkäuferbewertung 5 von 5 Sternen
AbeBooks-Verkäufer seit 19. Mai 2017
Verkäufer LIBRERIA IL TEMPO CHE FU, Enna, EN, Italien
Verkäuferbewertung 5 von 5 Sternen
AbeBooks-Verkäufer seit 19. Mai 2017
Beschreibung
Dettagliatissima incisione in rame su carta spessa e non retroscritta Estratta da prestigiosa opera del 1851. .incisione che ha quindi oltre 163 anni! Tommaso Aniello d'Amalfi o Masaniello e la Rivolta di Napoli nel 1647 Tommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello[1] (Napoli, 29 giugno 1620 - Napoli, 16 luglio 1647), fu il principale protagonista della rivolta napoletana che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione civile della città insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito. Quella di Masaniello non fu una rivolta antispagnola e repubblicana[2], come avrebbe voluto la storiografia dell'Ottocento che, profondamente influenzata dai valori risorgimentali, vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera[3]. Le cause degli eventi del luglio 1647 risiedono esclusivamente nella specificità politica, economica e sociale della Napoli spagnola nella prima metà del Seicento. La rivolta fu scatenata dall'esasperazione delle classi più umili verso le gabelle imposte dai governanti sugli alimenti di necessario consumo. Il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva 'o Rre 'e Spagna, mora 'o malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'Ancien régime di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni dei suoi sottoposti. Dopo dieci giorni di rivolta che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento sempre più dispotico e stravagante, Masaniello fu accusato di pazzia, tradito da una parte degli stessi rivoltosi ed assassinato. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, aprendo la strada per la proclamazione dell'effimera e filofrancese Real Repubblica Napoletana, avvenuta cinque mesi dopo la sua morte. Questi eventi, visti in un'ottica europea, riaccesero la tradizionale contesa tra Spagna e Francia per il possesso della corona di Napoli. Per molto tempo si è creduto che Masaniello fosse originario di Amalfi, mentre in realtà nacque a Vico Rotto al Mercato, uno dei tanti vicoli che circondano piazza del Mercato a Napoli. All'origine di questo equivoco c'è quel d'Amalfi, che è semplicemente il cognome, ma che è stato tradizionalmente interpretato come un riferimento al luogo d'origine del capopopolo. Alcune fonti[4] sostengono che Tommaso Aniello nacque ad Amalfi, dove sarebbe stato amico di un altro singolare personaggio amalfitano: l'abate Pirone, chiamato così perché usava abusivamente la tonaca per sfuggire alla giustizia, in realtà bandito che uccideva dietro compenso, e che poi sarebbe stato anche suo collaboratore nei giorni della rivolta. Nel 1896, il poeta Salvatore Di Giacomo smentì la tesi dell'origine amalfitana di Masaniello trascrivendone l'atto di battesimo reperito nella Chiesa di Santa Caterina in Foro Magno,[5] che cita: « A 29 giugno 1620 Thomaso Aniello figlio di Cicco d'Amalfi et Antonia Gargano è stato battezzato da me Don Giovanni Matteo Peta, et levato dal sacro fonte da Agostino Monaco et Giovanna de Lieto al Vico Rotto.[6] » La celebrazione avvenne lo stesso giorno della nascita, nella stessa chiesa dove nel 1641 Tommaso Aniello sposò poi la sedicenne Bernardina Pisa. Lo storico Giuseppe Galasso ipotizza che l'equivoco «sia stato agevolato e incoraggiato da un consapevole atteggiamento del potere e della cultura ufficialedella Napoli spagnola. Nella fedelissima città [.] non si doveva e non si poteva ammettere la presenza di un infedele, di un ribelle come colui che aveva messo in questione il governo spagnolo a Napoli».[7]Il 7 luglio 1997, in occasione del 350º anniversario della sommossa popolare, il Comune di Napoli ha posto un'iscrizione a Vico Rotto in onore di Masaniello. La famiglia di Masaniello era umile ma non poverissima. Il padre, Bestandsnummer des Verkäufers 394198756430
Bibliografische Details
Titel: Incisione rame del 1851 Tommaso Aniello ...
Zustand: Ottimo
Anbieterinformationen
Zahlungsarten
akzeptiert von diesem Verkäufer