Beschreibung
fabrizio Serra, 2011, pp. 208 -- Le Expositiones XIII epistularum Pauli rappresentano una delle opere di maggiore interesse della produzione di Pelagio, non solo per la loro notevole estensione, ma anche perché, essendo databili fra il 406 e il 409, precedono di alcuni anni la polemica con Agostino. Esse furono infatti composte durante gli ultimi anni trascorsi da Pelagio a Roma, prima del sacco di Alarico del 410, e si configurano, di conseguenza, come uno strumento indispensabile per ricostruire la sua teologia prima della controversia con il vescovo di Ippona. Probabilmente Pelagio intendeva realizzare un'opera pratica e maneggevole; in linea con questo intento, scelse il metodo che più gli consentiva di essere chiaro e preciso nelle sue osservazioni: copiò quasi per intero il testo delle epistole, pericope per pericope, alternando ai vari lemmi il relativo commento. Si tratta, quasi sempre, di osservazioni concise, che mirano a chiarire e precisare il significato di un versetto o di parti di versetto. Pelagio offre interpretazioni semplici e letterali; raramente si abbandona a lunghe digressioni: i suoi commenti consistono spesso in un breve paragrafo, talvolta addirittura in una frase. Nel presente lavoro si prende in considerazione soprattutto il commento all'Epistola ai Romani, vista l'importanza assunta da questo testo nella storia dell'esegesi per le tematiche fondamentali che vi sono affrontate. Tramite il suo studio è possibile enucleare alcune linee di pensiero che costituiscono l'ossatura dell'impianto argomentativo di Pelagio: Il concetto di lex naturae o lex naturalis e il suo rapporto con la lex litterae; i limiti della lex litterae e l'importanza e centralità della fede come unico mezzo di salvezza; le conseguenze del peccato di Adamo e la responsabilità personale dell'uomo nel dare il suo assenso al peccato; la dottrina della giustificazione e della salvezza: l'importanza dell'exemplum Christi; il problema della prescienza divina e del libero arbitrio; il problema dell'impeccantia. L'Autrice assume questi concetti come linee-guida per sviluppare un'analisi del pensiero di Pelagio, con lo scopo di mettere in luce con quali modalità le questioni sopra elencate siano state affrontate dall'autore nel suo commento e quale ruolo abbiano svolto nello sviluppo successivo del suo pensiero. Sommario: Introduzione. Capitolo 1. Il contesto storico-dottrinale: cronologia e caratteristiche delle principali fonti delle Expositiones: 1. Origene; 2. Ambrosiaster; 3. L'Anonimo di Budapest; 4. Agostino. Capitolo 2. Lex naturae: valore e significato del concetto di 'natura' nelle Expositiones: 1. Le radici stoiche del concetto di lex naturae; 2. Il concetto di lex naturae negli autori cristiani; 3. Il rapporto lex naturae-lex litterae in Ambrosiaster e Pelagio; 4. Il concetto di lex naturae in Origene: analogie e differenze con Pelagio; 5. Lex naturae, lex litterae, lex fidei: una concezione tripartita della storia dell'umanità. Capitolo 3. Il peccato di Adamo: natura e conseguenze della colpa dei progenitori: 1. Il peccato di Adamo presso i Padri Greci; 2. Il peccato di Adamo nei Padri Latini; 3. Rm 5, 12-20: le interpretazioni di Origene-Rufino e Pelagio a confronto (3. 1. Rm 5, 12; 3. 2. Rm 5, 13-14; 3. 3. Rm 5, 16-20; 3. 4. Rm 5, 15); 4. Ambrosiaster e Pelagio sul problema del peccato originale (4. 1. Rm 5, 12; 4. 2. Rm 5, 14-15; 4. 3. Rm 5, 16-20); 5. Pelagio e l'Anonimo di Budapest: due diverse concezioni a confronto; 6. Pelagio, Agostino e la questione del peccato originale: analisi di un complesso rapporto letterario. Capitolo 4. Il libero arbitrio: valore e ruolo della volontà nella vita dell'uomo: 1. Pelagio e il testo di Paolo: difficoltà esegetiche e difesa del libero arbitrio (1. 1. Rm 1, 24 e 11, 8; 1. 2. Rm 7, 14-21; 1. 3. Rm 9, 16-24); 2. Prescienza divina e libero arbitrio (2. 1. Rm 8, 28-30; 2. 2. Rm 9, 10-15); 3. Il De induratione cordis Pharaonis. Capitolo 5. Gratia: il problema della giustificazione e della. Bestandsnummer des Verkäufers ca2242
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