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BFS libreria, Ghezzano, PI, Italien
Verkäuferbewertung 5 von 5 Sternen
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XVI, 574 p. ; 21 x 15 cm. Reprint. Il lettore attento e non prevenuto troverà nelle pagine di questo volume il drammatico epilogo di un dibattito iniziato organicamente nella Prima Internazionale. Lo scontro tra bolscevichi e anarchici, nella Rivoluzione Russa, si sposta dalla teoria alla pratica delle realizzazioni rivoluzionarie. La polemica teorica diventa un conflitto inevitabile. Scontro armato preparato e consumato fino in fondo da Lenin e Trotzki, contro dei rivoluzionari colpevoli di aver voluto trasferire nella pratica gli insegnamenti federalisti e libertari che pian piano i Consigli dei lavoratori russi, stavano assumendo quale forma diretta di gestione della società. Il massacro dei rivoluzionari che ne seguì, costituisce ad un tempo la vergogna più grande del comunismo sovietico e la sua definitiva condanna come teoria rivoluzionaria. Le previsioni di Bakunin, sugli sbocchi di una rivoluzione autoritaria condotta e gestita sui presupposti del centralismo, purtroppo nella rivoluzione russa trovarono piena conferma. Lo Stato, anche se si autodefinisce proletario, è sempre, per sua natura uno strumento di oppressione e di classe. Titolo originale dell'opera: «La révolution inconnue». Traduzione di Umberto Consiglio. A cura di Giovanna Berneri e Cesare Zaccaria. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile plastificato lucido colorato b/n e arancione. Ristampa anastatica dell'ed.: Napoli, RL, 1950. Bestandsnummer des Verkäufers 9181
Titel: La rivoluzione sconosciuta.
Verlag: La nuova sinistra Samonà Savelli, Roma
Erscheinungsdatum: 1971
Einband: Copertina morbida
Zustand: Ottimo
Anbieter: BFS libreria, Ghezzano, PI, Italien
Copertina morbida. Zustand: Buono. 389 p. ; 22 x 15 cm. Le situazioni, Politica e storia, 40. Il lettore attento e non prevenuto troverà nelle pagine di questo volume il drammatico epilogo di un dibattito iniziato organicamente nella Prima Internazionale. Lo scontro tra bolscevichi e anarchici, nella Rivoluzione Russa, si sposta dalla teoria alla pratica delle realizzazioni rivoluzionarie. La polemica teorica diventa un conflitto inevitabile. Scontro armato preparato e consumato fino in fondo da Lenin e Trotzki, contro dei rivoluzionari colpevoli di aver voluto trasferire nella pratica gli insegnamenti federalisti e libertari che pian piano i Consigli dei lavoratori russi, stavano assumendo quale forma diretta di gestione della società. Il massacro dei rivoluzionari che ne seguì, costituisce ad un tempo la vergogna più grande del comunismo sovietico e la sua definitiva condanna come teoria rivoluzionaria. Le previsioni di Bakunin, sugli sbocchi di una rivoluzione autoritaria condotta e gestita sui presupposti del centralismo, purtroppo nella rivoluzione russa trovarono piena conferma. Lo Stato, anche se si autodefinisce proletario, è sempre, per sua natura uno strumento di oppressione e di classe. Con un saggio introduttivo di Guido Montana. Titolo originale dell'opera: «La révolution inconnue». Esce solo il 1° vol. Brossura editoriale, coperta illustrata (b/n) in cartoncino flessibile plastificato lucido colorato b/n e rosso. Segni del tempo alla coperta, al taglio e ai risvolti (ingiallimento della carta e fioriture), per il resto libro integro. Bestandsnummer des Verkäufers 9907
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Anbieter: BFS libreria, Ghezzano, PI, Italien
Copertina morbida. Zustand: Ottimo. 2 v. (IX, 498 p.) ; 21 x 11 cm. Il lettore attento e non prevenuto troverà nelle pagine di questo volume il drammatico epilogo di un dibattito iniziato organicamente nella Prima Internazionale. Lo scontro tra bolscevichi e anarchici, nella Rivoluzione Russa, si sposta dalla teoria alla pratica delle realizzazioni rivoluzionarie. La polemica teorica diventa un conflitto inevitabile. Scontro armato preparato e consumato fino in fondo da Lenin e Trotzki, contro dei rivoluzionari colpevoli di aver voluto trasferire nella pratica gli insegnamenti federalisti e libertari che pian piano i Consigli dei lavoratori russi, stavano assumendo quale forma diretta di gestione della società. Il massacro dei rivoluzionari che ne seguì, costituisce ad un tempo la vergogna più grande del comunismo sovietico e la sua definitiva condanna come teoria rivoluzionaria. Le previsioni di Bakunin, sugli sbocchi di una rivoluzione autoritaria condotta e gestita sui presupposti del centralismo, purtroppo nella rivoluzione russa trovarono piena conferma. Lo Stato, anche se si autodefinisce proletario, è sempre, per sua natura uno strumento di oppressione e di classe. Titolo originale dell'opera: «La révolution inconnue». Traduzione di Umberto Consiglio. Presentazione di Alfredo Mazzucchelli. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile plastificato lucido. Bestandsnummer des Verkäufers 9319
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